La presidente della Camera Nancy Pelosi ha detto venerdì di aver parlato con un alto comandante militare degli Stati Uniti sull'imposizione di alcune restrizioni al presidente Donald Trump.
Pelosi ha parlato con il generale Mark Milley per discutere della prevenzione da parte di Trump di iniziare un attacco militare o di "accedere ai codici nucleari e ordinare un attacco nucleare".
"La situazione con questo presidente non potrebbe essere più pericolosa e dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere il popolo americano dai suoi attacchi squilibrati al nostro stato e alla democrazia", ha detto Pelosi in una lettera ai suoi colleghi.
Pelosi si incontrerà venerdì con altri alti funzionari democratici per discutere i modi per estromettere Trump dall'incarico, non escludendo la possibilità di avviare una causa contro il presidente Trump, nota come "impeachment".
I democratici, così come alcuni repubblicani, hanno chiesto al vicepresidente Mike Pence di attivare l'emendamento 25 della Costituzione, che consentirebbe al vicepresidente Pence di assumere la presidenza fino all'inaugurazione di un nuovo presidente.
Le chiamate sono arrivate dopo che violenti manifestanti pro-Trump hanno preso d'assalto il Campidoglio il 6 gennaio, dove si è tenuto un raduno per certificare la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali. Cinque persone sono morte in questi eventi.
Mentre la piattaforma social Twitter ha annunciato di aver deciso di sospendere l'account del presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump.
"Dopo aver esaminato i post recenti di Donald Trump e il contesto che circonda questi post, abbiamo deciso di sospendere definitivamente il suo account a causa del rischio di ulteriore incitamento alla violenza", ha detto la società di Twitter.
Dopo che i violenti manifestanti pro-Trump hanno attaccato il Congresso degli Stati Uniti il 6 gennaio, Twitter ha annunciato la sospensione di 12 ore dell'account del presidente perché, come si diceva, aveva pubblicato post che violavano la politica di questa piattaforma di integrità civile.
L'8 gennaio, il presidente Trump ha pubblicato due post su Twitter, che, secondo questa piattaforma contenevano contenuti che violavano la politica aziendale che mira a prevenire l'esaltazione della violenza...", ha detto su Twitter.
Anche Facebook e Instagram hanno annunciato il 7 gennaio di aver deciso di bloccare gli account di Trump su queste due piattaforme per almeno due settimane, fino all'inaugurazione di Joe Biden come presidente degli Stati Uniti.
Facebook e Instagram hanno affermato che Trump "ha utilizzato le nostre piattaforme per incitare alla violenza contro un governo democraticamente eletto".
Facebook, che possiede anche la piattaforma Instagram, non ha escluso la possibilità che l'account di Trump venga chiuso per sempre.
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