Dimitris Lignadis è stato arrestato |
Dimitris Lignadis, una potente figura culturale ben nota per la sua recitazione e regia, domenica è apparso in manette davanti a un pubblico ministero dopo essere stato accusato di aver aggredito due uomini quando erano minorenni. Il 56enne, che sarà tenuto in custodia fino al suo appello mercoledì, ha respinto con veemenza le accuse.
"Nega tutto ciò che viene ascoltato", ha detto sabato sera il suo avvocato Nikos Georgouleas, confermando che il direttore si era volontariamente consegnato alla polizia dopo che era stato emesso un mandato di arresto. "È venuto subito in questura, sta collaborando molto bene, stiamo procedendo con il processo legale".
All'inizio di questo mese Lignadis si è dimesso dalla carica di capo del teatro nazionale, denunciando il "clima tossico di voci, allusioni e fughe di notizie" che turbinano intorno al suo nome. Le ultime accuse, da parte di uomini che ora hanno 20 anni, lo rendono l'attore più importante ancora da identificare pubblicamente con quella che i media locali hanno descritto come una cultura di molestie e abusi sessuali nel mondo dell'arte.
Le rivelazioni hanno cominciato ad emergere dopo che la campionessa olimpica di vela Sofia Bekatorou ha acceso un'esplosione di simpatia nazionale quando ha raccontato la sua storia di presunta violenza sessuale a 21 anni da parte di un influente funzionario della federazione greca di vela.
Mettendo in moto un movimento improvvisato #MeToo, attori, cantanti, studenti e atleti stimolati dalla testimonianza di Bekatourou si sono fatti avanti con resoconti simili.
La messa in onda pubblica in un paese che ha a lungo considerato la questione dei tabù degli abusi ha colpito in modo particolare l'establishment artistico greco in un momento in cui gli artisti stanno lottando a causa della pandemia.
Lunedì, mentre è in corso un'indagine più ampia, Spyros Bibilas, che dirige l'Associazione degli attori, presenterà un fascicolo di accuse formulate dagli operatori del settore a un pubblico ministero. Bibilas ha già riferito che la gilda è stata sommersa da lamentele.
Tra le accuse ci sono descrizioni grafiche di stupro da parte di giovani attori donne, alcune delle quali sono già apparse sui media.
Il dramma in corso ha rapidamente assunto dimensioni politiche. Il ministro della Cultura, Lina Mendoni, ha affrontato crescenti critiche per aver nominato Lignadis al ruolo di teatro nazionale nel 2019 e ci sono state richieste per le sue dimissioni. La Mendoni, archeologa ampiamente rispettata nel settore culturale, ha detto in una conferenza stampa di sentirsi ingannata da Lignadis e lo ha definito "un uomo pericoloso".
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