Oltre mille imprese albanesi in Puglia

Oltre mille imprese albanesi in Puglia

 Gli albanesi emigrati e rimasti in Puglia dopo l'esodo di 30 anni fa, oggi sono imprenditori e hanno piccole imprese in vari settori, come l'edilizia, l'ospitalità, l'agricoltura, il commercio ei servizi.

I dati della Camera di Commercio della Puglia mostrano che dopo 30 anni non sono solo lavoratori e dipendenti ma hanno stabilito la loro attività dove nel 2020 sono registrate 1269 aziende albanesi.

Secondo questi dati, quasi il 40% del totale è in costruzione, sono specializzati principalmente in ristrutturazioni murarie (314) e ristrutturazioni edilizie (109). Sono circa 130, quasi 100 le imprese agricole operanti nel commercio e poi in comproprietà (45) e pro capite (34). Non mancano nemmeno gli studi in ingegneria civile e architettura (4 in totale) o produzione di software (2).

Gli albanesi rimasti in Puglia, che non hanno proseguito il loro viaggio verso il nord Italia - come la maggior parte - si sono integrati, e hanno trovato un terreno idoneo, favorito da secolari rapporti commerciali con l'Albania, primo partner commerciale pugliese. Nel quarto trimestre 2020, infatti, le importazioni hanno raggiunto 211,6 milioni (242,5 nel 2019) e le esportazioni hanno raggiunto 199,2, contro i 229 del 2019 (2,2 miliardi nel 2020 scambi tra Italia e Albania).

In effetti, l'emigrazione di massa di albanesi in Italia negli anni '90 non è stata la prima, ma l'ottava. La prima risale al 1440 dopo l'eroe nazionale Gjergj Kastrioti Skënderbeu che per la sua alleanza contro i Turchi ebbe in dono un'intera città da Orsini, San Marzano.

"L'integrazione verso ruoli socio-economici importanti è un obiettivo raggiunto dai giovani albanesi che puntano tutto sullo studio e sulla formazione", afferma Luigi Triggiani, responsabile della Camera di Commercio della Puglia.

"Tutto questo non sarebbe realizzabile se la nostra comunità non fosse stata in grado di integrarsi nella società italiana", afferma il diplomatico albanese Genta Mburimi.
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