Il libro "Donne d'Albania in Italia" ha fatto tappa a Pescara. Presentato sabato 29 aprile al teatro G. Cordova, nell'ambito della conferenza "Albanesi in Italia, il ruolo delle donne. Integrazione, lingua, identità", il volume curato da Rando Devole e Claudio Paravati è composto da oltre 500 pagine piene di riflessioni, testimonianze ed emozioni, scritte da 61 donne albanesi di prima e seconda generazione, ognuna con la propria storia di emigrazione e di successo.
La presentazione del libro ha inaugurato anche la prima scuola di lingua albanese a Pescara, un'iniziativa tutta al femminile ideata da Silvana Muço Dogani e sostenuta dalla sua associazione "Radici e Ali" e dalle maestre della scuola. L'obiettivo è preservare la lingua albanese e mantenerla viva nelle seconde generazioni. All'evento hanno partecipato l'ambasciatrice albanese Anila Bitri Lani, l'ambasciatrice del Kosovo Lendita Haxhitasim e l'ambasciatore della Macedonia del Nord Vesel Memedi.
La comunità albanese è ormai perfettamente integrata nel tessuto sociale, culturale ed economico del paese, come sottolinea Rando Devole, moderatore dell'evento. "Le storie racchiuse in questo libro sono solo alcune. Servirebbero tantissime pagine per raccontare il contributo delle donne albanesi in Italia. Quello che è certo, come in questo caso, è la passione che ci mettono in quello che fanno".
La lingua albanese è il legame che unisce la comunità albanese in Italia, come evidenzia l'ambasciatrice Bitri nel sottolineare il ruolo delle donne e delle mamme nella trasmissione della lingua. La musica e l'arte hanno arricchito l'evento, con la partecipazione della musicista e attrice Irida Gjergji e l'esposizione dei quadri di Anila Dekovelli Ciccone, Eduart Ndini Costantini e Terezina Radovani.