Il Kosovo e l'Italia hanno firmato un accordo tecnico nel campo della medicina militare

Vito Ferrara firmando e a destra Enver Cikaqi
 Vito Ferrara firmando e a destra Enver Cikaqi
 Il Kosovo e l'Italia hanno firmato a Roma un accordo tecnico nel campo della medicina militare.

L'accordo è stato firmato dal vicecomandante delle Forze di Sicurezza del Kosovo (FSK), il generale maggiore Enver Cikaqi, e dal capo dell'Ispezione Generale della Medicina Militare italiana, il generale di divisione Vito Ferrara, i media locali riportano.

Il generale Cikaqi, in qualità di capo della delegazione, il colonnello Dr. Xhevdet Tahiraj, comandante del Reggimento Medico della FSK, ed Edona Abazi-Zylfijaj, funzionario per la cooperazione bilaterale e desk officer per l'Italia, sono stati accolti dal generale di divisione Vito Ferrara, capo dell'Ispezione Generale della Medicina Militare, dall'ammiraglio C.A. Egidio Fracasso, capo del dipartimento per le politiche sanitarie, dal colonnello Luigi Principe, capo della sezione per le relazioni internazionali nel campo della medicina, e dal tenente colonnello Giuseppe Barone, capo della sezione medica per le relazioni internazionali.

"La firma di questo accordo ha lo scopo di ampliare la cooperazione bilaterale tra le due forze armate nel campo dei servizi medici militari e sarà la chiave per aprire le porte in diversi settori della medicina militare. Durante questa cerimonia, oltre all'agenda italiana, la nostra delegazione ha visitato anche l'Istituto di Medicina Aerea Militare. In questo istituto il generale Cikaqi è stato accolto dal generale di brigata Fabio Morgagni, direttore dell'Istituto per i Servizi Sanitari dell'Aviazione. Oltre all'incontro, il personale di questo istituto, guidato dal generale Morgagni, ha preparato una presentazione generale di tutte le capacità offerte attraverso le visite ai laboratori e agli spazi diversi all'interno dell'edificio dell'istituto", si legge nella nota.

Il generale Cikaqi e la sua delegazione hanno ringraziato il lato italiano per l'ampliamento della cooperazione bilaterale in tutti i settori, con particolare enfasi sull'apertura di opportunità nel campo della medicina militare.
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