Lo spazio cibernetico, una volta salutato come un regno di connettività e progresso, si è trasformato in un campo minato pericoloso per donne e ragazze in Albania. Le campane d'allarme risuonano dalla piattaforma nazionale "isigurt.al," dove i rapporti di cyber molestie e abusi continuano a riversarsi senza sosta.
Altin Hazizaj, foto: Facebook |
Altin Hazizaj, in un'intervista con i media locali, mette in luce una tendenza preoccupante unica in Albania. Egli nota un amalgama inquietante di discorsi di odio e predazione sessuale, diverso da qualsiasi altro paese europeo.
"In Albania, osserviamo gruppi organizzati di giovani uomini che prendono di mira principalmente le giovani ragazze. Denigrano il loro carattere, le sottopongono a bullismo e esercitano pressioni con l'obiettivo finale di coercizione. Questo tipo di violenza di solito si verifica in adolescenza e si estende fino all'età di 30 anni, dopodiché le segnalazioni diminuiscono," ha detto Altin Hazizaj, del CRCA.
Ciò che è ancora più preoccupante è che questi casi non sono incidenti isolati.
"In oltre 8 anni, abbiamo registrato oltre 600 casi, con una media di circa 100 casi all'anno. Nel 2023 da solo, abbiamo visto 163 casi," ha aggiunto Hazizaj.
Tutto ha inizio su piattaforme di social media e si intensifica rapidamente, ma ciò che manca gravemente è il quadro legale per perseguire i responsabili.
Ma quali piattaforme registrano la maggiore incidenza di violenza?
La regione di Tirana è quella che subisce il peso maggiore dei casi segnalati e degli incidenti da parte di donne e ragazze, seguita dalle regioni di Durrës, Fier e Korçë. Dal 2018 al 2023, gli incidenti segnalati di misoginia e discorsi d'odio si sono quintuplicati. Anche se le donne rappresentano il 46% delle segnalazioni, le statistiche rivelano che ragazze e donne costituiscono oltre il 60% delle vittime principali della violenza cibernetica.
Gli sforzi devono essere raddoppiati per fornire un ambiente cibernetico sicuro per tutti gli individui, indipendentemente dal genere. È imperativo che i meccanismi legali vengano rafforzati per rendere i responsabili conto e garantire che lo spazio cibernetico rimanga uno spazio di potenziamento, non di intimidazione.