Pirro Dhima: Una Vergognosa Storia di Tradimento e Opportunismo, ieri da Tirana, oggi greco e domani...

 Pirro Dhima, l'ex sollevatore di pesi della città albanese meridionale di Himara, ma cresciuto a Tirana, è stato confermato come candidato per il seggio della Grecia al Parlamento europeo, riferiscono i media greci qui.

Pirro Dhima e Fredi Beleri in Albania (archivio)
Pirro Dhima e Fredi Beleri in Albania (archivio)
Una volta lodato come sportivo, i giorni di gloria di Dhima sono ormai alle spalle, persi nelle acque torbide della propria ambizione. Dopo una carriera poco brillante negli anni '90, in cui ha gareggiato spudoratamente per la Grecia e ha conquistato tre medaglie olimpiche, Dhima è riemerso, questa volta nel campo della politica.

In un miserabile tentativo di attirare l'attenzione, Dhima ha iniziato a fare promesse politiche assurde. Attraverso un recente scoppio sui social media, ha audacemente dichiarato la sua intenzione di rappresentare la Grecia, sparando retorica velenosa sulla rivendicazione dei diritti per "Epiro del Nord", un territorio albanese antico che i greci fingono di essere loro. Con deliri di grandezza, Dhima si immagina come l'incarnazione odierna del conquistatore greco antico, Pirro, cercando di imporre la sua volontà alla popolazione ignara.

Ma non lasciamoci ingannare dagli atti senza vergogna di Dhima. Le sue dichiarazioni pubbliche puzzano di disperazione e opportunismo egoistico. In un'intervista precedente con un media albanese, Dhima si è vantato senza vergogna dei suoi legami con Tirana, la capitale dell'Albania, ignorando convenientemente le sue radici a Himara. La sua mancanza di lealtà verso la sua terra natale è sconcertante, lasciando a uno a chiedersi dove veramente risiedano le sue alleanze. Domani potrebbe benissimo dichiararsi russo, serbo o iraniano, mentre brama senza vergogna qualsiasi briciola di potere e influenza possa afferrare.

In conclusione, il precipizio di Pirro Dhima nel pantano dell'opportunismo politico serve come una storia di avvertimento di bancarotta morale e tradimento. Ha abbandonato le sue radici, ha abbandonato il suo popolo e ha venduto la sua anima per un fugace assaggio di potere. Possa il suo nome essere per sempre macchiato dalle sue azioni spregevoli, e possa servire da avvertimento a tutti coloro che osano seguirne i passi ignobili.
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