L'arresto di un cittadino russo in Kosovo evidenzia controlli di frontiera più severi

 La polizia del Kosovo ha annunciato l'arresto di un cittadino russo nel villaggio di Grizhan a Zvečan per essere entrato nel paese irregolarmente. L'arresto è avvenuto il 7 giugno ed è stato riportato nel bollettino delle 24 ore della polizia, come dichiarato da Rel.

Poliziotto del Kosovo
 Poliziotto del Kosovo
In seguito all'arresto, il sospettato è stato posto in detenzione su ordine del procuratore.

Questo incidente segue un evento simile del 13 maggio, quando la polizia del Kosovo ha deportato altri due cittadini russi che erano stati detenuti il 6 maggio per attraversamento illegale della frontiera.

Dal 2022, il Kosovo ha imposto una politica che richiede a tutti i cittadini russi, compresi quelli con passaporti diplomatici, di ottenere un visto per l'ingresso, il transito o il soggiorno nel paese. Prima di questa politica, i cittadini russi con passaporti diplomatici e ufficiali potevano entrare, transitare e soggiornare in Kosovo per un massimo di 15 giorni senza visto.

Sebbene la Russia non riconosca l'indipendenza del Kosovo, i due enti mantengono relazioni formali. L'Ufficio di Collegamento russo a Pristina, istituito nel 2005, ha avuto una presenza pubblica limitata.

Queste misure riflettono l'impegno del Kosovo a regolare e proteggere i suoi confini, in particolare alla luce del complesso panorama politico e diplomatico nella regione.
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