Gent Sejko interviene durante la conferenza nazionale sulla Cyber Security |
Albania è diventata sempre più vulnerabile agli attacchi informatici, in particolare quelli mirati alle sue istituzioni finanziarie. Di recente, il governatore della Banca d'Albania, Gent Sejko, ha sollevato allarmi durante la Conferenza Nazionale sulla Sicurezza Informatica riguardo agli assalti continui alla Banca Centrale e ai secondari bancari. Questo avviso è arrivato solo una settimana dopo che il Ministro della Difesa dell'Albania, Pirro Vengu, ha dichiarato esplicitamente che il paese sta essendo bersagliato da cyberattori russi e iraniani.
Attacchi informatici persistenti sul settore finanziario
Sejko ha sottolineato che finora la Banca Centrale è riuscita a resistere agli attacchi, ma la minaccia rimane costante. Ha evidenziato che significative investimenti sono stati fatti nella sicurezza informatica del settore bancario, con lo scopo di proteggere i dati e le infrastrutture IT delle banche da ulteriori intrusioni informatiche. Tuttavia, nonostante questi investimenti, la minaccia non è stata eliminata. Secondo Sejko, "Gli attacchi sono stati continui, ma fortunatamente non siamo stati penetrati".
Le preoccupazioni del governatore sono state riprese anche dalla Ministra dello Stato per l'Imprenditorialità e il Clima d'Affari, Delina Ibrahimaj. Lei ha sottolineato la necessità di garantire che i risparmi degli Albanesi e le transazioni digitali rimangano sicuri in presenza di crescenti preoccupazioni. "Dobbiamo incoraggiare gli individui a spostarsi verso pagamenti digitali, ma dobbiamo anche garantirne la loro sicurezza," ha dichiarato Ibrahimaj.
La minaccia più ampia: Russia e Iran
Quest'ondata di attacchi informatici si verifica in un contesto di tensioni geopolitiche più ampie che coinvolgono la Russia e l'Iran, paesi noti per le loro capacità avanzate nel campo informatico e tattiche aggressive informatiche. L'Albania è stata precedentemente implicata nel conflitto internazionale più ampio con l'Iran, in particolare dopo che Tirana ha accolto dissidenti iraniani, portando a contromisure informatiche. Ora, con la Russia che sarebbe entrata in scena, l'Albania si trova di fronte una minaccia complessa proveniente da due dei più sofisticati attori informatici a livello globale. Questo crea un complesso sfida per il paese, che già affronta problemi legati alla capacità della sua infrastruttura di cybersecurity.
Il vuoto di competenze in cybersecurity in Albania
Igli Tafa, capo dell'Autorità Nazionale per la Sicurezza Informatica dell'Albania, ha evidenziato un altro problema critico durante la conferenza - la mancanza di personale specializzato per gestire e difendere il quadro di cybersecurity del paese. "Attualmente, per poche istituzioni che abbiamo analizzato, ci sono 180 risorse umane specializzate in meno in cybersecurity," ha detto Tafa. Questo vuoto di competenze indebolisce ulteriormente l'abilità dell'Albania a proteggere i suoi asset digitali in un mondo sempre più interconnesso.
Per affrontare questo deficit, il Vice Ministro per l'Europa e gli Affari Esteri, Silda Anagnosti, ha proposto di ingaggiare specialisti in cybersecurity dalla diaspora albanese. Questo appello sottolinea la riconoscimento del governo della necessità di trarre vantaggio dall'expertise internazionale per rinforzare le capacità domestiche.
Conclusione: Una minaccia globale per una piccola nazione
La frequenza crescente di attacchi informatici mirati alle istituzioni finanziarie dell'Albania riflette lo scontro internazionale più ampio tra stati dotati di potere digitale. La Russia e l'Iran hanno entrambe dimostrato la loro capacità di sfruttare le vulnerabilità nei paesi più piccoli come modo di esercitare influenza geopolitica. Per l'Albania, che sta velocemente digitalizzando e modernizzando```