La recente risposta della Grecia al Primo Ministro albanese Edi Rama alla dichiarazione secondo cui “l’Epiro del Nord è un termine morto” ha riacceso le tensioni. Atene ha reagito ufficialmente attraverso il suo Ministero degli Esteri, affermando che “la storia tra i due paesi non cambia” e ribadendo le richieste che l'Albania rispetti i diritti della minoranza etnica greca come condizione per l'adesione all'UE. Tuttavia, un'analisi più approfondita dello stato reale delle minoranze greche in Albania e del trattamento degli albanesi in Grecia rivela un evidente doppio standard.
Edi Rama parla con immigrati albanesi a Salonicco (3 novembre 2024) |
Secondo l'ultimo censimento in Albania, la minoranza greca conta circa 23.485 individui, che godono di pieni diritti nel paese. Sono rappresentati a tutti i livelli di governo e amministrazione, un’eredità di inclusività in vigore fin dall'era di Enver Hoxha. Questa comunità ha accesso a diritti educativi, politici e culturali, ben oltre il livello di protezione di base, dimostrando l'impegno dell'Albania a rispettare e integrare la sua minoranza greca.
Al contrario, il trattamento riservato dalla Grecia alla sua numerosa popolazione albanese racconta una storia diversa. Oltre un milione di immigrati albanesi vivono e lavorano in Grecia, molti dei quali devono adottare nomi greci per ottenere permessi di soggiorno. Nonostante il loro contributo alla società greca, sono spesso costretti a compromettere la propria identità culturale per garantire diritti legali di base. Inoltre, milioni di arvaniti e comunità ortodosse cham — popolazioni albanofone in Grecia — sono storicamente scoraggiati dal parlare albanese in pubblico e dal preservare apertamente la loro lingua e il loro patrimonio culturale.
Questo contrasto solleva interrogativi sulla posizione della Grecia in materia di diritti delle minoranze. Mentre fa pressioni sull'Albania affinché rispetti standard che essa stessa ha già soddisfatto, la Grecia continua a imporre politiche restrittive e assimilative dal punto di vista culturale ai suoi residenti albanesi e alle storiche comunità albanofone. Mentre l'Albania si avvicina all'adesione all'UE, l'Unione Europea dovrebbe considerare non solo il rispetto dell'Albania per i diritti delle minoranze, ma anche l'approccio della Grecia verso le sue popolazioni diversificate. Rispetto e riconoscimento dovrebbero essere valori reciproci, piuttosto che strumenti usati selettivamente sul palcoscenico diplomatico.