Un uomo di 56 anni è stato arrestato dalla polizia di Berat con l'accusa di aver venduto olio d'oliva di bassa qualità pubblicizzato falsamente come biologico. Le autorità hanno anche emesso un mandato di perquisizione per suo figlio di 29 anni, D.A., sospettato di essere coinvolto nell'operazione illegale. Il padre e il figlio, residenti nel villaggio di Tapi, Kuçovë, sono accusati di "Occultamento di Redditi" e "Frode sui Prodotti Alimentari" commessi in collaborazione.
Un Piano Fraudolento Scoperto
Secondo le indagini, i sospetti avevano trasformato parte della loro abitazione per preparare miscele di oli e sostanze non identificate, che venivano commercializzate come olio d'oliva biologico. Questi prodotti venivano promossi su una pagina Facebook chiamata "Vaj Ulliri Bio Jugu" ("Olio d'Oliva Biologico del Sud") e distribuiti a livello nazionale tramite un servizio postale privato.
Durante l'operazione, la polizia ha sequestrato:
- Circa 3.000 litri di una miscela di olio non identificata.
- 1.000 litri sospettati di essere olio di arachidi.
- Un laptop e una stampante utilizzati per stampare le etichette di spedizione.
- Denaro contante per un totale di 2.900.000 Lekë e 1.800 Euro, ritenuto derivante dall'attività illegale.
Azioni Legali in Corso
Le prove raccolte sono state consegnate alla Procura presso il Tribunale di Prima Istanza di Giurisdizione Generale di Berat per ulteriori indagini. Le autorità sottolineano la gravità della frode alimentare, in particolare quando riguarda prodotti commercializzati come biologici, poiché ciò comporta rischi per la fiducia dei consumatori e per la salute.
Questo caso evidenzia l'importanza di essere vigili nel verificare l'autenticità dei prodotti etichettati come biologici, nonché la necessità di una rigorosa applicazione delle normative per prevenire incidenti simili in futuro.