La polizia di Berat, Albania, ha concluso con successo un'operazione che ha portato all'arresto di un padre e di un figlio accusati di vendere olio di bassa qualità falsamente pubblicizzato come "Olio Extra Vergine di Oliva Bio".
Finto "Olio Bio" |
Il padre, di 56 anni, è stato inizialmente arrestato il 23 novembre 2024, mentre il figlio, D.A., di 29 anni, è riuscito a sfuggire alla cattura. Tuttavia, dopo quasi due mesi di indagini, la polizia ha arrestato D.A. il 18 gennaio 2025, nell'ambito dell'operazione in corso denominata "Olio".
Accuse e Allegazioni
I due individui, residenti nel villaggio di Tapi a Kuçovë, affrontano accuse di "Occultamento di Redditi" e "Frode con Prodotti Alimentari", entrambi reati commessi in collaborazione. Secondo i rapporti della polizia, i due avevano trasformato una parte della loro casa in un laboratorio dove mescolavano diversi oli e sostanze sconosciute. Queste miscele venivano poi imbottigliate, etichettate e vendute come "Olio Extra Vergine Bio del Sud" di alta qualità.
L'attività fraudolenta è emersa grazie a un'inchiesta giornalistica locale, che ha svelato i metodi di produzione illeciti e la scarsa qualità dell'olio. L'indagine ha rivelato che l'olio venduto dai sospetti era ben lontano dal prodotto "bio" premium che si pubblicizzava, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei consumatori e sulla salute pubblica.
L'Operazione "Olio"
Gli arresti fanno parte degli sforzi più ampi della polizia per reprimere le frodi alimentari in Albania. Denominata "Operazione Olio", l'indagine ha preso di mira coloro che sfruttano la fiducia dei consumatori falsificando etichette e dichiarazioni sui prodotti alimentari. L'operazione ha evidenziato il crescente problema della sicurezza alimentare e i danni economici causati da tali pratiche fraudolente.
Impatto sui Consumatori
Il caso ha suscitato indignazione tra i consumatori che credevano di acquistare olio di oliva autentico e di alta qualità. Le attività fraudolente non solo hanno ingannato gli acquirenti, ma hanno anche danneggiato la reputazione dei produttori genuini in Albania, un paese noto per la sua tradizionale produzione di olio di oliva.
Le autorità hanno ribadito il loro impegno a garantire la sicurezza alimentare e a proteggere i consumatori da tali schemi. Gli arresti dei due sospetti servono da avvertimento per altri che potrebbero essere coinvolti in attività fraudolente simili.
Il padre e il figlio restano in custodia mentre le indagini continuano, con procedimenti legali previsti a seguire.