Una recente pubblicazione su una nota rivista francese ha portato l’isola misteriosa di Sazan in Albania sotto i riflettori internazionali, trasformando quella che una volta era una postazione segreta adriatica in un argomento di curiosità globale. L’articolo, ampiamente diffuso in Francia, descrive Sazan come una delle ultime isole intatte d’Europa, un paradiso selvaggio dove natura, storia e geopolitica si incontrano. Per gli albanesi, la rinnovata attenzione su Sazan ha suscitato un senso di orgoglio ma ha anche sollevato interrogativi sul futuro di uno dei paesaggi più unici del Paese.
Secondo il reportage francese, l’isola di Sazan somiglia a un frammento di roccia antica posato delicatamente sulla superficie del Mar Adriatico. Ospita lavanda selvatica, specie di uccelli rare, serpenti e persino storie di orsi che vivrebbero tra le fitte pinete secolari. La rivista dipinge Sazan come un regno della natura, un luogo dove i suoni degli uccelli dominano il silenzio e dove il mare è così limpido da sembrare intatto dalla civiltà. Durante l’estate, piccole imbarcazioni Zodiac trasportano turisti dalla vicina città costiera di Vlora, offrendo la possibilità di nuotare sulla sua lunga spiaggia prima di visitare la famosa Grotta di Haxhi Ali, un tempo utilizzata da un pirata del XVII secolo per nascondere forzieri d’oro. La grotta, descritta come una cattedrale naturale, è oggi un rifugio per le tartarughe marine.
La rivista francese sottolinea il passato misterioso dell’isola. Per sessant’anni, Sazan è stata una zona militare vietata, una base strategica durante l’era comunista sotto Enver Hoxha. La pubblicazione descrive Hoxha come eccezionalmente paranoico, temendo invasioni non solo dall’Italia e dalla Jugoslavia, ma persino dai suoi ex alleati. Di conseguenza, Sazan fu fortificata con bunker, tunnel e siti militari, molti dei quali rimangono ancora abbandonati. Quando il regime comunista crollò nei primi anni ’90, Sazan divenne terra di nessuno, l’ultima isola disabitata dell’Adriatico, preservata in uno stato strano tra natura e storia dimenticata.
Tuttavia, l’articolo francese ha attirato ancora più attenzione internazionale per un dettaglio sorprendente: il recente legame dell’isola con Ivanka Trump e Jared Kushner. La rivista rivela che quattro anni fa, durante una vacanza in Grecia con i loro figli, la coppia sviluppò un improvviso interesse per Sazan. Le autorità albanesi organizzarono rapidamente una visita privata di più giorni per loro, curata da Auron Tare, ex archeologo e direttore dell’Agenzia Nazionale Costiera albanese all’epoca. Il reportage francese segnala che un elicottero e uno yacht di lusso furono messi a loro disposizione, permettendo l’accesso completo all’esplorazione di Sazan e della costa circostante.
Secondo la pubblicazione, Auron Tare guidò il gruppo attraverso le aree più belle ed esclusive della regione, inclusa la villa di George Tenet, ex direttore CIA albanese-americano. Fu organizzato un pranzo speciale con il Primo Ministro Edi Rama, che accolse personalmente gli ospiti. L’articolo sottolinea la calda personalità mediterranea di Rama e la sua familiarità con Donald Trump derivante da incontri internazionali.
La rivista francese spiega che l’interesse di Trump–Kushner non era puramente turistico. Ivanka Trump e Jared Kushner iniziarono a discutere possibili investimenti direttamente sull’isola. Assunsero architetti e avvocati per studiare il potenziale sviluppo di Sazan e di altre zone costiere. L’anno successivo, Jared Kushner tornò in Albania con partner del Medio Oriente, pronto a investire oltre un miliardo di dollari non solo a Sazan ma anche in un’ampia area costiera inutilizzata a nord di Vlora. Lo scorso dicembre, poco dopo la rielezione di Donald Trump, Kushner firmò un contratto preliminare di locazione di 99 anni per un importante progetto di sviluppo immobiliare.
L’articolo francese presenta questa storia come al contempo glamour e strategica. L’interesse di Ivanka per Sazan può apparire romantico, ma la rivista sottolinea che Jared Kushner è lontano dall’essere un investitore ingenuo. Il suo gruppo d’investimento, con base a Miami, gestisce miliardi di dollari a livello globale, in particolare tramite partnership in Medio Oriente. La pubblicazione descrive l’Albania come un mercato turistico emergente, con un numero di visitatori triplicato in un decennio, rendendola terreno fertile per grandi investitori alla ricerca di località mediterranee incontaminate.
Per gli albanesi, la copertura della rivista francese è significativa. Evidenzia Sazan non solo come un tesoro naturale, ma anche come simbolo della transizione dell’Albania dall’isolamento alla visibilità internazionale. La storia dell’isola, un tempo inaccessibile e temuta, ora si trova al centro dell’interesse economico e politico globale. Resta incerto se questi investimenti preserveranno il carattere unico di Sazan o la trasformeranno in una destinazione di lusso. Ciò che è certo è che il futuro dell’isola non si svolgerà più silenziosamente nell’ombra. Grazie al reportage dettagliato della rivista francese, l’isola di Sazan è entrata sotto i riflettori mondiali, portando con sé le speranze di un Paese desideroso di mostrare al mondo le sue gemme nascoste.
