Nell'estratto estratto dal rapporto preliminare della Commissione di Venezia, che dovrebbe essere pubblicato integralmente il 20 marzo, afferma che il presidente ha agito in conformità con la Costituzione nelle procedure seguite per l'elezione dei membri della Corte costituzionale, pertanto non vi è motivo per il suo licenziamento.
“Sulla base dell'analisi considerata di seguito, le azioni del presidente sono generalmente coerenti con un'interpretazione razionale della Costituzione. Alla luce di questa interpretazione dell'articolo 179 della Costituzione, le azioni del Presidente e (il suo ufficio) in merito al procedimento sono ragionevoli, quindi non vi è alcuna base per passare a licenziare il Presidente”, si legge nel rapporto preliminare publicatto nei media.
Il conflitto tra Presidente e Assemblea è arrivato dopo l'impasse creato nel novembre 2019 con le nomine alla Corte costituzionale e l'elezione di due persone nella stessa sede.
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