Lodi Luka con in mano una bacchetta e un ipad |
Basterebbe un post del baritono Gëzim Myshteka sul suo profilo Facebook per far conoscere anche al pubblico albanese il professore albanese del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, Lodi Luka.
Il nipote di uno dei nomi più famosi della musica albanese, durante un'intervista televisiva di oggi, ha confessato di aver lasciato l'Albania alla fine degli anni '90, dove ha studiato pianoforte nel paese vicino.
"La musica è sempre stata presente nella mia famiglia. Ho preso le mie prime lezioni da mio zio di Zef Çoba e ho continuato i miei studi al liceo "Preng Jakova". Mi ha dato l'opportunità di studiare in Italia nel '98. Era un sogno per me. Ho studiato pianoforte e composizione.
Successivamente ho voluto studiare direzione d'orchestra. È stato molto difficile perché sono andato da solo in un posto nuovo, in giovane età. All'inizio ero nel sud Italia e ho avuto l'appoggio di un sacerdote che mi ha aiutato a concentrarmi sugli studi.
Senza l'aiuto di qualcuno è difficile e allora non c'erano le borse di studio, ma quando hai la volontà superi tutto".
Luka ha parlato anche della sua ultima creazione intitolata "Quando volano le aquile", una sinfonia da lui creata durante la pandemia e legata all'Albania.
"È un lavoro che ho scritto durante la pandemia quando eravamo chiusi. Mi sono dedicato per due anni a questo lavoro, circa 25 minuti con quattro tempi diversi in cui volevo immaginare l'ambiente albanese ma anche la vita della gente. Spero che un giorno questa sinfonia venga eseguita in Albania.
È il desiderio di avere un legame con il proprio Paese e di dare un contributo all'Albania. Voglio che la mia musica sia conosciuta lì", ha detto. Intanto da tempo fa parte del noto Conservatorio di Musica "Arrigo Boito" di Parma, dove è stato anche Arturo Toscanini.