La Chiesa Cattolica Celebra i 38 Martiri Albanesi della Persecuzione Comunista

 
Croce con figure di martiri giustiziati e perseguitati dal comunismo in Albania tra il 1946 e il 1990, e sullo sfondo la bandiera albanese (montaggio)
 Croce con figure di martiri giustiziati e perseguitati dal comunismo in Albania tra il 1946 e il 1990, e sullo sfondo la bandiera albanese (montaggio)
Oggi, 5 novembre, la Chiesa Cattolica Universale e, in particolare, la Chiesa Cattolica in Albania e nelle regioni albanesi, commemorano i 38 Martiri della Chiesa Cattolica in Albania, perseguitati durante il regime comunista.

Un messaggio in questa occasione è giunto dalla parte di Don Marjan Lumçi per Vinçenc Prennushi e i suoi 37 compagni, che furono imprigionati e torturati durante il regime comunista, riporta Vatican News.

Il messaggio di Don Marjan Lumçi recita:

"Oggi è una giornata speciale per la nostra Chiesa cattolica in Albania. È il GIORNO DEI MARTIRI BENEDETTI, che hanno versato il loro sangue per la fede e la patria, lasciandoci in eredità l'AMORE PER IL SIGNORE E PER LA NAZIONE.

L'élite più preziosa del cattolicesimo albanese è stata annientata. Il bilancio è tragico: sono stati uccisi 5 vescovi, 60 sacerdoti diocesani, 30 frati francescani, 23 gesuiti, dieci seminaristi e otto suore, senza contare le numerose vittime laiche che riempiono una lista infinita.

In Albania si è consumato quel massacro che, come disse Sami Repishti, "per i cattolici albanesi non ha senso e non può essere completamente compreso, a meno che non venga pubblicamente riconosciuto e accettato con senso di colpa. Questi 140 sacerdoti uccisi avevano compiuto 450 anni di studi in 24 università europee e avrebbero trascorso miseramente altri 881 anni, ovvero quasi 9 secoli, in prigione nella loro terra.

Continuando, Sami Repishti afferma che: "La tortura e l'omicidio ingiusto assumono un significato completo solo se si ricorda la dichiarazione di Pandi Kristo, uno dei criminali del regime comunista, che aveva scelto la prigione per sé, poiché è così che fanno i dittatori quando finisce la carne dei così chiamati traditori, iniziano a cercare i traditori tra gli amici e collaboratori. Pandi Kristo diceva: 'QUELLI CHE ABBIAMO ARRESTATO E TORTURATO LI ABBIAMO AMMAZZATI SENZA MOTIVO, SOLO PERCHÉ ERANO CATTOLICI. LORO HANNO IL DIRITTO DI LAMENTARSI'.

Naturalmente, non si trattava di arresti casuali, ma di uomini eruditi e patrioti come Llesh Marashi e Preng Cali, che hanno fatto tanto per la libertà e l'indipendenza dell'Albania.

Onoriamo la loro memoria oggi con una preghiera, senza dimenticare che il più grande onore si rende vivendo la loro eredità nella nostra vita quotidiana.

Auguriamo una settimana benedetta sotto il segno della testimonianza di Monsignor Vinçenc Prennushi e dei suoi 37 compagni martiri.

I 38 martiri della Chiesa Cattolica, perseguitati e condannati durante il regime comunista in Albania, sono stati dichiarati beati a Shkodër il 5 novembre 2016, in una solenne Messa celebrata nella Cattedrale di San Stefano. La cerimonia è stata presieduta dall'allora prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi del Vaticano, il cardinale Angelo Amato.
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