Accordo sull'emigrazione: la Corte Costituzionale Albanese sospende l'approvazione in Parlamento per l'accordo Rama-Meloni

Presidente della Corte Costituzionale Albanese Holta Zaçaj
Presidente della Corte Costituzionale Albanese Holta Zaçaj
La Corte Costituzionale dell'Albania ha annunciato oggi di aver deciso di sospendere le procedure avviate dal parlamento per l'approvazione dell'accordo sui migranti, firmato il mese scorso a Roma tra il Primo Ministro Edi Rama e la sua omologa italiana Giorgia Meloni. L'accordo prevedeva la creazione di due centri sul territorio albanese per ricevere i migranti intercettati nelle acque internazionali dalle imbarcazioni delle autorità italiane. Entrambi i centri, uno nel porto di Shëngjin per raccogliere i dati personali e la verifica iniziale dei migranti, e l'altro a Gjadër, dove dovrebbero rimanere fino al completamento delle procedure d'asilo, erano previsti essere sotto la giurisdizione italiana, con tutte le spese coperte dalla parte italiana.

L'accordo è stato contestato fin dall'inizio dall'opposizione. La scorsa settimana, il Partito Democratico guidato dal Sig. Lulzim Basha, così come i deputati affiliati ai gruppi dell'ex Primo Ministro Sali Berisha e del Sig. Gazmend Bardhi, si sono rivolti alla Corte Costituzionale con due cause separate, chiedendo la dichiarazione dell'accordo come incompatibile con la Costituzione del paese e la sospensione delle procedure di ratifica in parlamento.

L'accordo ha ricevuto l'approvazione delle commissioni parlamentari, convocate online, con la presenza solo dei deputati socialisti. L'approvazione del Parlamento era inizialmente programmata per il 21 dicembre, ma due giorni prima, i socialisti hanno deciso di accelerare la ratifica per la sessione successiva, probabilmente per evitare l'intervento della Corte Costituzionale.

Il Presidente della Corte, Holta Zaçaj, ha annunciato la procedura seguita per il caso nel pomeriggio. "La Corte Costituzionale, l'11 dicembre 2023, dopo una considerazione preliminare del caso, ha deciso di riferirlo per la considerazione all'Assemblea dei Giudici. L'Assemblea dei Giudici, convocata oggi, il 13 dicembre 2023, ha valutato che la richiesta soddisfa i criteri preliminari di accettazione e ha deciso di riferire il caso per la considerazione in una sessione plenaria, basandosi sui documenti. In base all'articolo 52, comma 3, della Legge n. 8577, del 10 febbraio 2000, 'sull'organizzazione e il funzionamento della Corte Costituzionale
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