Il più grande scrittore albanese, Ismail Kadare, è deceduto nelle prime ore di questa mattina.
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| Foto di Ismail Kadare nel suo ufficio a Tirana poco prima di morire |
Kadare è morto all'età di 88 anni. È nato a Argirocastro il 28 gennaio 1936. Era un accademico, politico, ex membro dell'Assemblea del Popolo (1970-1982), vicepresidente del Fronte Democratico e uno dei più grandi scrittori contemporanei.
Ha completato gli studi secondari a Argirocastro. Nel 1958 si è laureato in Lingua e Letteratura presso l'Università di Tirana. Successivamente, è andato a Mosca per due anni per studiare all'Istituto di Letteratura Mondiale "Maxim Gorky" (1958-1960). Ha ottenuto riconoscimento internazionale quando il suo romanzo "Il generale dell'armata morta" è stato pubblicato nel 1963, durante il regime comunista del dittatore Enver Hoxha in Albania.
Prima che il pluralismo politico fosse stabilito in Albania a seguito delle proteste degli studenti nel dicembre 1990, Kadare si recò in Francia, dove chiese asilo politico. Visse a Parigi, ma negli ultimi anni era tornato a Tirana.
Come scrittore, si è distinto principalmente nella prosa, ma i suoi contributi si sono estesi anche alla drammaturgia, poesia e traduzioni. Ha iniziato a scrivere in giovane età, inizialmente ottenendo riconoscimento per la sua poesia e successivamente per la sua prosa, diventando il principale scrittore di prosa albanese. Le sue opere sono state tradotte in circa 45 lingue diverse, rendendolo un rappresentante principale della letteratura albanese nel mondo.
Nel 1996, Kadare è diventato membro permanente dell'Accademia delle Scienze Morali e Politiche in Francia. È stato onorato con numerosi premi internazionali, tra cui il "Man Booker International Prize" nel 2005, il "Premio Principe delle Asturie" per le Arti nel 2009 e il "Premio Gerusalemme" nel 2015. Negli ultimi anni, divideva il suo tempo tra la Francia e l'Albania.