Dagli anni '90, l'Italia e la Grecia sono state le principali destinazioni per gli emigranti albanesi in cerca di migliori opportunità lavorative e condizioni di vita. Nel tempo, questi emigranti si sono gradualmente integrati nelle società ospitanti.
Nel 2008, l'Italia ha rilasciato 63.000 permessi di soggiorno e la Grecia ne ha concessi 30.000 ai cittadini albanesi, mentre altri paesi hanno rilasciato un numero significativamente inferiore di permessi. Dopo il 2009, il numero di permessi dall'Italia e dalla Grecia è diminuito, riflettendo un rallentamento dell'emigrazione. Tuttavia, una nuova ondata migratoria dal 2016 ha ampliato la portata geografica.
L'Italia rimane il paese principale, rilasciando circa 30.000 permessi all'anno. Dal 2020, la Germania è emersa come la seconda destinazione più grande per gli emigranti albanesi, rilasciando quasi 16.000 permessi nel 2022 e circa 15.000 nel 2023. La Grecia ha seguito con 12.600 permessi, mentre la Croazia (1.800), il Belgio (1.240) e Malta (1.200) sono diventati destinazioni di rilievo.
Mentre Italia e Grecia rilasciano principalmente permessi per motivi familiari, Germania, Croazia e Malta attraggono lavoratori. La Germania ha rilasciato quasi 10.000 permessi di lavoro tra il 2022 e il 2023, con molti albanesi che emigrano per lavori nell'assistenza sanitaria, nell'informatica e nell'edilizia. Anche la Croazia e Malta stanno attirando lavoratori albanesi, principalmente nell'edilizia e nel turismo, secondo le fonti Eurostat.
Nel 2023, i paesi dell'UE hanno rilasciato 75.000 permessi di soggiorno agli albanesi, seguendo il trend del 2022, quando ne sono stati concessi 79.200. Dal 2008, un totale di 920.000 cittadini albanesi ha ricevuto il primo permesso di soggiorno, segnalando un'ondata migratoria continua e in crescita.
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