Due Operazioni della Polizia Sequestrano 200 Chili di Canapa in Mirditë e Lezhë

 Due operazioni di polizia principali, "Procesi" e "Furia", sono state eseguite nelle villaggi di Shtuf, Mirditë, e Gjobardhaj, Lezhë, portando alla confisca di 200 chili di canapa e all'arresto di cinque persone.

Due Operazioni della Polizia Sequestrano 200 Chili di Canapa in Mirditë e Lezhë
 
Dettagli delle operazioni:

Secondo il comunicato della polizia, le operazioni fanno parte dell'operazione nazionale contro i droghe illegali "Territor i pastër" (Territorio pulito), che mira a combattere la coltivazione e la produzione illegale di droga in Albania. Basandosi su rapporti di intelligence, le autorità hanno identificato due siti dove la canapa era essiccata e lavorata in strutture adattate.

Operazione "Procesi" - Shtuf, Mirditë:

Nel villaggio di Shtuf, nell'unità amministrativa di Kaçinar di Mirditë, la polizia ha perquisito una casa abbandonata dove sono stati trovati centinaia di piante di canapa, che pesavano complessivamente 108 chili ed erano in fase di essiccazione.

Euronews Albania riporta che quattro persone sono state arrestate in connessione con questo raid:

Pjetër Çurgu, 27 anni

Artur Moli, 39 anni

Preng Moli, 71 anni

Mark Moli, 67 anni

Tutti e quattro gli indagati sono residenti a Balldre, Lezhë, e Kaçinar, Mirditë, e sono accusati di coltivare e produrre la canapa scoperta.


Operazione "Furia" - Gjobardhaj, Lezhë:

Nella seconda operazione, la polizia ha mirato a un granaio nel villaggio di Gjobardhaj, Kashnjet, dove hanno trovato e sequestrato circa 92 chili di canapa sativa.

L'individuo arrestato durante questo raid era:

Gjovalin Marku, 46 anni, residente di Shkodër

Indagine in corso:

La polizia, in collaborazione con il Procuratore della Repubblica, sta continuando gli sforzi per identificare e catturare altre persone coinvolte nelle due casi di coltivazione e produzione di canapa. Le sostanze narcotiche sequestrate e altri elementi di prova sono stati inviati alle autorità per ulteriori indagini.

I materiali procedurali sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica per azioni legali aggiuntive.
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