5.400 posti di lavoro disponibili in Albania: segno di progresso o strategia pre-elettorale?

 Sotto la guida del Partito Socialista, che detiene il potere per tre mandati consecutivi di quattro anni, l'Albania sta assistendo a sforzi significativi per affrontare le dinamiche del mercato del lavoro. Nonostante le sfide come l'emigrazione giovanile massiccia e gli scandali di corruzione, il governo ha presentato dati promettenti sulle opportunità di lavoro, in particolare attraverso l'Agenzia Nazionale per l'Impiego e le Competenze (AKPA).

5.400 posti di lavoro disponibili in Albania: segno di progresso o strategia pre-elettorale?
 
L'ultimo rapporto evidenzia un'urgente domanda di 5.400 lavoratori in vari settori, in netto contrasto con le tendenze tradizionali del mercato del lavoro. Campi come l'IT, l'ospitalità, il turismo e l'edilizia ora guidano le offerte, segnando un cambiamento rispetto al predominio dei ruoli manifatturieri. Solo Tirana rappresenta 5.400 di queste posizioni aperte, seguita da Durazzo, Fier e Valona. Ciò dimostra una concentrazione di attività economica e investimenti nei centri urbani dell'Albania.

Facilitare l'occupazione nell'era digitale

Per semplificare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, il governo guidato dai socialisti ha promosso la trasformazione digitale dei servizi per l'impiego. Piattaforme come puna.gov.al consentono ai candidati di creare profili, caricare CV e candidarsi direttamente alle offerte, riducendo la burocrazia e garantendo efficienza. Secondo Gertiola Çepani, capo dei Servizi per l'Impiego presso AKPA, questo sistema ha permesso di collocare 25.000 persone solo quest'anno, sottolineando l'impegno del governo nel connettere i cittadini alle opportunità.

Implicazioni più ampie

Sebbene gli sforzi del governo mirino a promuovere una narrazione di progresso, i critici sostengono che tali misure facciano parte di una strategia più ampia per riconquistare la fiducia pubblica in vista delle elezioni parlamentari del 2025. Con casi di corruzione investigati dalla SPAK e un'emigrazione costante di giovani albanesi in cerca di migliori opportunità all'estero, il Partito Socialista affronta pressioni crescenti. Inoltre, l'apertura del primo ministro Edi Rama verso gli emigranti albanesi in Grecia, Italia e Regno Unito ha suscitato accuse di ipocrisia, poiché molti di questi individui hanno lasciato il paese durante la sua amministrazione.

Bilanciare ottimismo e realtà

Le statistiche presentano un quadro misto. Sebbene le offerte di lavoro e i progressi digitali nei servizi per l'impiego riflettano passi positivi, il divario tra domanda e offerta di lavoro rimane significativo. Molte aziende faticano ad attrarre lavoratori a causa di salari bassi e condizioni lavorative inadeguate, suggerendo problemi strutturali che necessitano di attenzione.

Nonostante queste complessità, il Partito Socialista continua a posizionarsi come promotore della modernizzazione e della stabilità economica. Con l'avvicinarsi di un nuovo ciclo elettorale, la capacità del partito di bilanciare il progresso con la trasparenza e affrontare le preoccupazioni pubbliche sarà cruciale per definire la traiettoria futura dell'Albania.
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