Ulisse Parlava Albanese, Il Dettaglio Nascosto nel Film "Troy"

Brad Pitt e Mark Bean parlano in una scena del film "Troy"
Brad Pitt e Mark Bean parlano in una scena del film "Troy"
Il film epico del 2004 Troy, con Brad Pitt nel ruolo di Achille, contiene un momento intrigante che ha suscitato discussioni tra storici e linguisti. In una scena particolare, Sean Mark Bean, l'attore che interpreta Ulisse, esprime inaspettatamente gratitudine in lingua albanese. Questo accade durante una cena con i suoi soldati, e chi conosce l'albanese può riconoscere la frase. Il momento si verifica intorno al minuto 1:45 della sequenza, aggiungendo una profondità storica inaspettata alla sceneggiatura.

La scelta di far parlare albanese a Ulisse non è una semplice coincidenza. Sembra essere una decisione deliberata dallo sceneggiatore del film, probabilmente ispirata a fonti storiche come le opere dello storico greco antico Erodoto. Erodoto scrisse che le terre che oggi associamo alla Grecia erano un tempo abitate da popoli molto più antichi dei Greci stessi. Tra queste antiche civiltà vi erano gli Illiri, considerati gli antenati degli albanesi moderni.

Ulisse, noto nella mitologia greca come il Re di Itaca, è stato spesso ipotizzato avere origini illiriche. Alcuni storici suggeriscono che Itaca, come descritta nell'Odissea, potrebbe avere avuto connessioni con le tribù illiriche che abitavano la costa adriatica. Il riferimento linguistico in Troy aggiunge credibilità a queste teorie, riconoscendo sottilmente la presenza profondamente radicata delle civiltà pre-greche nella regione.

Questo piccolo ma significativo dettaglio nel film Troy è stato notato da studiosi e appassionati che riconoscono le implicazioni culturali del fatto che Ulisse parli albanese. Che si tratti di un riferimento storico intenzionale o di una scelta creativa, una cosa è certa: l'inclusione della lingua albanese nel film rafforza l'idea che la storia dei Balcani, e in particolare quella degli Illiri, sia profondamente intrecciata con il mondo classico.

Per chi fosse interessato, la scena può essere rivista al minuto 1:45, dove si verifica questo sottile ma potente riferimento all'eredità albanese.

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