La polizia albanese ha diffuso un filmato di un'importante operazione a Durazzo che ha portato all'arresto di sette individui, tre dei quali sono considerati ad alto rischio. Il video mostra una significativa presenza di polizia, pesantemente armata, che fa irruzione in un ristorante a Lalzi Bay dove un gruppo di persone stava pranzando, dando il via agli arresti.
Durante l'operazione, sono state sequestrate ai detenuti almeno quattro pistole, decine di telefoni e denaro contante. L'operazione, denominata "Enigma", ha portato alla cattura di Xhevdet Plaku, 45 anni, un latitante ricercato a livello internazionale, evaso dal carcere di Ancona in Italia nel gennaio di quest'anno.
"Xhevdet Plaku, 45 anni, soggetto a un mandato di arresto internazionale da parte dell'Interpol Roma, è stato arrestato con l'accusa di traffico di droga. Questo individuo è evaso dal carcere di Ancona nel gennaio di quest'anno. Durante la perquisizione, gli è stata trovata addosso un'arma da fuoco con un proiettile pronto a sparare in canna", ha dichiarato il direttore della polizia di Durazzo, Vilson Bala.
Sono stati inoltre arrestati Flobenc Meçja, 43 anni, residente a Scutari, anch'egli ricercato a livello internazionale. Nel luglio 2024, un tribunale ha emesso un mandato di arresto nei suoi confronti con l'accusa di organizzazione criminale, commissione di atti criminali nell'ambito di un gruppo criminale strutturato e fornitura di condizioni per commettere omicidio. La polizia gli ha trovato addosso due documenti di identità falsi e un'arma da fuoco carica.
Anche Voltan Xhani, 39 anni, nato a Përmet e residente nei Paesi Bassi, è stato arrestato. Nel settembre 2024, il tribunale di Scutari ha emesso un mandato di arresto nei suoi confronti come sospettato di traffico di veicoli a motore in cooperazione e fornitura di condizioni e mezzi per commettere omicidio in relazione alle indagini sull'omicidio del cittadino E.Rr. a Scutari. La polizia gli ha anche trovato addosso un'arma pronta a sparare.
Infine, Jurgen Xhani è stato arrestato e accusato di produzione e possesso non autorizzato di armi militari, con un'arma da fuoco trovata anche in suo possesso.