Il Parlamento europeo contro i prezzi segreti delle aziende “low cost”

Viaggiatori con i loro bagagli in attesa all'aeroporto di Malpensa, Italia
 Viaggiatori con i loro bagagli in attesa all'aeroporto di Malpensa, Italia
Le compagnie aeree non dovrebbero imporre un costo aggiuntivo per il bagaglio a mano. Si tratta di un principio stabilito fin dal 2014 da una decisione della Corte di Giustizia europea e recentemente ribadito con forza dal Parlamento europeo.

In una risoluzione adottata dall'istituzione con sede a Strasburgo, i legislatori europei chiedono a gran voce norme uniformi riguardo alle dimensioni e ai prezzi dei bagagli.

La questione deriva dalla strategia applicata da molte compagnie "low-cost" per aggiungere costi extra al prezzo del biglietto aereo, il cui valore viene reso noto solo alla fine della procedura di acquisto.

La risoluzione, guidata dall'eurodeputato Jordi Cañas del partito Renew Europe, affronta specificamente le regole contestate sui bagagli a mano, rendendo ancora più complicato per i consumatori gestire i prezzi.

E queste pratiche, ha sottolineato il Parlamento europeo, creano ulteriori difficoltà quando un passeggero deve utilizzare diverse compagnie aeree con gli stessi bagagli, riporta Euronews.

Ma le manovre per nascondere i costi aggiuntivi coinvolgono anche le tariffe legate all'assegnazione dei posti a sedere, all'assicurazione per la perdita del bagaglio e ai rimborsi dei biglietti.

"Ogni giorno, migliaia di viaggiatori europei che prendono un aereo sono costretti ad accettare condizioni assurde. La richiesta di pagamento per il bagaglio a mano e quella di avere un posto vicino ai familiari costituiscono il degrado di un mercato dei trasporti che non rispetta più i diritti dei passeggeri", ha dichiarato l'eurodeputata italiana Maria Angela Danci, che ha sottolineato la necessità di stabilire regole comuni anche per il trasporto degli animali.
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