Mehmet Akif Ersoy: Il poeta albanese che scrisse l'inno nazionale della Turchia

 Mehmet Akif Ersoy, il cui padre proveniva dal villaggio di Shushica, una volta parte di Peja, ora parte del Comune di Istog, fu l'autore dell'Inno Nazionale della Repubblica di Turchia.

Mehmet Akif Ersoy: Il poeta albanese che scrisse l'inno nazionale della Turchia
 Mehmet Akif Ersoy, Fonte: Wikipedia
Nato il 20 dicembre 1873 a Istanbul, in una famiglia religiosa e intellettuale, il padre di Mehmet Akif era Tahir Efendi, un noto predicatore della famosa Madrasa "Fatih" di Istanbul. Tahir è nato a Shushica, Peja.

Ecco sei fatti poco conosciuti su di lui:

Mehmet Akif Ersoy non era solo coinvolto nella creazione letteraria e artistica, ma ha lasciato dietro di sé un tesoro di opere, che spaziano sia nella poesia che nella prosa.

Ha trascorso gli ultimi anni in Egitto, dove insegnava turco agli stranieri, un ruolo ancora svolto oggi da istituzioni come l'Istituto Yunus Emre.

Le sue opere poetiche sono raccolte sotto il titolo generale "Safahat" o "Pagine".

Nonostante sia nato a Istanbul, in Turchia, Mehmet Akif si identificava con orgoglio come albanese. In molti dei suoi scritti, menziona Albania, Kosovo, Prizren, Peja e Gjakova.

Quando la sua salute declinò, tornò a Istanbul, dove morì il 27 dicembre 1936.

La storia dietro l'inno nazionale della Turchia:

Nel 1921, su richiesta dei militari, il Ministero della Cultura indisse un concorso per l'Inno Nazionale. Nonostante oltre 700 proposte, nessuna soddisfacesse i criteri. Il ministro Hamidullah Suphi e la commissione di valutazione si rivolsero a Mehmet Akif per scrivere l'inno. Accettò, con la condizione di non ricevere il premio in denaro anche se avesse vinto. Con questa condizione, scrisse il testo. L'Inno Nazionale, noto come "Marcia dell'Indipendenza" (Istiklal Marsi), scritto da Mehmet Akif Ersoy, fu letto nella Grande Assemblea Nazionale della Turchia il 1 marzo 1921 e ufficialmente adottato il 21 marzo 1921.

Il lascito di Mehmet Akif Ersoy si estende ben oltre i suoi contributi letterari, cementandolo come una figura di spicco nella storia turca e albanese.
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