Un thriller da Hollywood si materializza in Europa con la scoperta della eurodeputata lettona Tatjana Zhanoka, sospettata di essere una spia russa infiltrata al cuore delle istituzioni europee. Questa rivelazione, a cura del noto giornale investigative "The Insider" e altri media internazionali, getta luce sulle attività segrete di Zhanoka, che sembra aver servito gli interessi del potere di Vladimir Putin per quasi due decenni, svolgendo incontri segreti tra Mosca e Bruxelles dal 2003.
La notizia ha scosso gli ambienti europei, con i colleghi lettoni di Zhanoka che avvertono della possibile presenza di altri agenti russi all'interno del Parlamento europeo. Questi sospetti sono stati espressi in una lettera congiunta dei deputati Sandra Kalniete, Roberts Zīle e Ivars Ijabs, che sottolineano la necessità di un'indagine più approfondita.
Secondo le indagini de "The Insider", Zhanoka avrebbe rappresentato la Lettonia nel Parlamento europeo dal 2004 al 2018 e nuovamente dal 2019 ad oggi. Tuttavia, nel corso degli anni, avrebbe intrattenuto contatti segreti con almeno due operatori russi, inizialmente con Dmitry Glenday e successivamente con uno chiamato "Sergei Krasin", entrambi sospettati di essere ufficiali del Servizio Federale di Sicurezza (FSB) russo.
Le accuse a Zhanoka comprendono la trasmissione di informazioni sensibili, descritte come "rapporti", oltre a presunte attività di raccolta di dati per conto dei servizi russi. In risposta alle accuse, Zhanoka ha ammesso di conoscere Glenday, menzionando un incontro avvenuto negli anni '70, ma respinge le accuse di spionaggio.
Parallelamente, emergono legami di lunga data di Zhanoka con posizioni filo-russe, partecipando nel 2014 come osservatrice internazionale al "referendum" russo in Crimea, utilizzato dal Cremlino per giustificare l'annessione illegale della regione. Nel 2022, è stata una delle poche deputate a votare contro la condanna da parte del Parlamento europeo dell'occupazione russa dell'Ucraina.
L'Unione europea ha avviato un'indagine sulla sua presunta connessione con il servizio segreto russo, con sospetti che Zhanoka abbia cercato finanziamenti dagli agenti di intelligence russi e abbia condiviso iniziative e informazioni con il Cremlino.
Inoltre, il presidente del comitato per gli affari legali, Adrian Vazquez Lazara, ha chiesto una revisione delle politiche che hanno consentito a Zhanoka di operare all'interno delle istituzioni europee per così tanto tempo sotto il naso dei servizi di sicurezza europei.
La scoperta di una presunta spia russa nel cuore del Parlamento europeo desterà certamente preoccupazioni sulla sicurezza delle istituzioni europee, con l'UE che sta ora cercando di identificare e contrastare potenziali minacce alla sicurezza derivanti da agenti di intelligence stranieri.