Le strade di Tirana si sono animate mentre la comunità LGBT+ e gli attivisti hanno marciato dall'installazione Reja agli Uffici del Primo Ministro e del Presidente per il 12° annuale Pride Parade in Albania. La parata, tenuta sotto il motto "Ogni Colore, Una Famiglia", mirava a celebrare la diversità e l'unità all'interno delle famiglie.
Parata dell'orgoglio a Tirana. 25 maggio 2024. |
L'attivista Xheni Karaj ha sottolineato che la settimana precedente alla parata è stata segnata da discorsi d'odio diretti alla comunità LGBT+. Ha enfatizzato che il Pride Parade ha rappresentato un'opportunità potente per dimostrare che la comunità non rappresenta una minaccia per nessuno.
“Siamo stati etichettati come una minaccia per la famiglia, eppure facciamo parte della famiglia di tutti. Non siamo una minaccia per nessuna famiglia. Vogliamo trasmettere messaggi di unità e amore, affinché le persone capiscano che, alla fine della giornata, siamo come tutti gli altri e facciamo parte della famiglia,” ha dichiarato Karaj durante la parata.
Il 17 maggio, Giornata Internazionale Contro l'Omofoibia, è stata tenuta una cerimonia simbolica di matrimonio sulla terrazza del Municipio di Tirana. Un pastore britannico ha officiato il matrimonio di due donne della comunità LGBT+, Edlira Mara e Alba Ahmetaj, che sono state in una relazione per 14 anni e hanno due figlie. Nonostante il Codice Familiare albanese proibisca i matrimoni tra persone dello stesso sesso, la coppia ha presentato una richiesta di registrazione del matrimonio in base all'Articolo 53 della Costituzione albanese, che stabilisce che "ognuno ha il diritto di sposarsi e di formare una famiglia."
Il matrimonio simbolico, sebbene non legalmente riconosciuto, ha suscitato un significativo dibattito e proteste. Venerdì 24 maggio, cittadini, attivisti e rappresentanti delle comunità religiose si sono riuniti in Piazza Skanderbeg e hanno marciato verso l'Ufficio del Primo Ministro per opporsi ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, definendoli una "distruzione della famiglia."
Inoltre, questa settimana è stata firmata la petizione del “manifesto della vita”, redatta dai rappresentanti delle organizzazioni di difesa della famiglia, delle comunità religiose e degli attivisti della società civile. La petizione si oppone all'ultima iniziativa del governo albanese di emendare la Legge sulla Salute Sessuale e Riproduttiva per consentire la surrogazione. Gli organizzatori delle proteste e gli iniziatori della petizione prevedono di presentare la petizione all'Assemblea, esortando i legislatori a respingere le modifiche proposte.
In mezzo ai dibattiti pubblici scatenati dal matrimonio simbolico, Xheni Karaj ha fatto notare che i discorsi d'odio non contribuiscono positivamente alla società. I partecipanti al Pride Parade hanno chiesto rispetto e accettazione senza giudizio della comunità LGBT+, sottolineando che minacce e discriminazioni dovrebbero terminare.
Durante la parata, gli attivisti hanno sventolato striscioni con scritto “Ogni Colore, Una Famiglia” e hanno agitato la bandiera arcobaleno che rappresenta la comunità LGBT+. All'evento hanno partecipato anche l'Ambasciatore dell'UE in Albania Silvio Gonzato e l'Ambasciatore del Regno Unito Alastair King-Smith.
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