L'Albania ha compiuto un passo significativo nel rafforzare la sua preparazione a rispondere a emergenze speciali, inclusi incidenti chimici, biologici, radiologici e nucleari. Ciò avviene dopo un'intensa formazione condotta da esperti dell'Unione Europea e dal Centro di Eccellenza, fornendo alle squadre di emergenza albanesi le competenze e le risorse necessarie.
Un incidente chimico simulato all'interno di un impianto di stoccaggio è stato organizzato dal Servizio Nazionale di Emergenza per dimostrare i protocolli di risposta adeguati in tali situazioni. L'esercitazione ha coinvolto specialisti provenienti da nove paesi, inclusa l'Albania, tutti sottoposti a rigorosi addestramenti sotto la guida di esperti dell'UE.
"Abbiamo riunito nove paesi per valutare l'efficacia della formazione. Tutte le nazioni partecipanti, inclusa l'Albania, sono ora pienamente capaci di rispondere a incidenti chimici, biologici e radiologici", ha dichiarato Mark Salter, un esperto del Centro di Eccellenza dell'UE.
Oltre alla formazione professionale, il Servizio Nazionale di Emergenza è stato dotato di strumenti all'avanguardia per rispondere in modo efficiente a qualsiasi crisi. Tra le risorse chiave ci sono tende di decontaminazione, che fungono da unità di rilevamento critiche in grado di identificare elementi chimici, radioattivi o biologici in tempo reale.
"Come potete vedere dietro di me, ci sono tre tende di questo tipo. Queste vengono utilizzate nei luoghi degli incidenti e davanti agli ospedali per prevenire la contaminazione delle strutture pubbliche", ha spiegato Skënder Brataj, direttore del Servizio Nazionale di Emergenza.
Sebbene questi tipi di incidenti siano rari, Brataj ha sottolineato che tali esercitazioni di addestramento sono essenziali per garantire la preparazione dell'Albania in caso di emergenze. La maggiore preparazione riflette l'impegno del paese a salvaguardare la salute e la sicurezza pubblica di fronte a potenziali minacce chimiche o radiologiche.