Nell'ambito dell'accordo bilaterale tra Albania e Italia per l'accoglienza dei migranti salvati in mare, il Consiglio dei Ministri albanese ha ufficialmente approvato l'istituzione di una speciale Task Force per sovrintendere e attuare il protocollo firmato tra i due Paesi. La decisione arriva in un contesto di crescente dibattito sulle implicazioni legali e umanitarie dell'accordo.
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Migranti a Gjadër: l'Albania istituisce una Task Force per supervisionare l'attuazione dell'accordo con l'Italia |
Leadership e Composizione
La Task Force sarà guidata dal Vice Ministro dell'Interno, responsabile per gli affari migratori, e includerà altri nove alti funzionari di ministeri chiave e istituzioni statali:
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Vice Ministro per l'Europa e gli Affari Esteri
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Vice Ministro della Difesa
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Vice Ministro delle Finanze
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Vice Ministro della Salute e della Protezione Sociale
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Vice Ministro delle Infrastrutture e dell'Energia
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Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate
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Direttore del Dipartimento Border and Migration (Polizia di Stato)
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Direttore del Dipartimento di Pubblico Ordine e Sicurezza (Polizia di Stato)
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Direttore del Dipartimento Servizi di Supporto (Polizia di Stato)
Responsabilità Principali
Alla Task Force sono stati assegnati i seguenti compiti:
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Elaborazione di un Piano d'Azione: Delineare le responsabilità istituzionali e le risposte a potenziali situazioni impreviste durante l'attuazione del protocollo.
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Garanzia dell'Allocazione delle Risorse: Assicurare risorse finanziarie, umane e logistiche per tutte le istituzioni coinvolte.
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Gestione del Coordinamento Bilaterale: Gestire tutte le richieste e le questioni sollevate dall'Ambasciata italiana a Tirana tramite il Ministero per l'Europa e gli Affari Esteri.
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Assunzione di Decisioni Vincolanti: Emettere direttive alle strutture pertinenti nei rispettivi campi di responsabilità.
Il presidente della Task Force fornirà rapporti mensili sui progressi al Ministro dell'Interno. La Task Force rimarrà attiva fino alla completa esecuzione del protocollo.
Consultazione Esterna e Flessibilità
Quando necessario, la Task Force potrà invitare esperti esterni o rappresentanti di organizzazioni pertinenti a partecipare alle riunioni, specialmente in questioni al di fuori della diretta competenza del gruppo. Questi contributi potranno essere inclusi nel processo decisionale.
Ogni membro della Task Force è obbligato a informare il presidente di qualsiasi problema di propria competenza, contribuendo a decisioni collettive che siano in linea con gli standard nazionali e internazionali.
Supporto della Segreteria Tecnica
Una Segreteria Tecnica supporterà la Task Force, composta da rappresentanti di medio e alto livello di diversi dipartimenti:
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Direzione delle Politiche di Migrazione, Asilo e Anti-Tratta (Ministero dell'Interno)
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Direzione per l'Ordine Pubblico e la Sicurezza (Ministero dell'Interno)
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Direzione Consolare (Ministero per l'Europa e gli Affari Esteri)
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Dipartimento Servizi di Supporto (Polizia di Stato)
I loro compiti includono:
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Organizzazione delle riunioni della Task Force
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Preparazione di relazioni di base e coordinamento con le istituzioni
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Gestione dei documenti dalla parte italiana e garanzia del follow-up appropriato
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Raccolta e distribuzione dei dati pertinenti
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Stesura di rapporti e verbali delle riunioni
Sfide Legali e Contesto Più Ampio
Mentre la struttura di Gjadër è ora utilizzata per detenere i migranti in attesa di deportazione, si profilano sfide legali e politiche. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea sta attualmente esaminando un caso deferito dal Tribunale di Roma, che mette in discussione la legalità del trasferimento dei migranti in Albania, in particolare quelli provenienti da paesi considerati "sicuri" dall'Italia, come Egitto e Bangladesh.
I critici sostengono che tali trasferimenti potrebbero violare il diritto europeo e gli standard internazionali di protezione, mentre i sostenitori affermano che l'accordo riflette un nuovo modello di cooperazione regionale nella gestione delle migrazioni.
Con l'aumento del controllo, entrambi i governi sembrano determinati a mantenere il quadro dell'accordo, con l'Albania che sta ora rafforzando i suoi meccanismi istituzionali per garantire controllo, responsabilità e conformità agli obblighi bilaterali.
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