Una settimana dopo l'inizio del processo di registrazione per consentire alla diaspora albanese di votare alle elezioni parlamentari dell'11 maggio, l'iniziativa è stata caratterizzata da un aumento delle domande ma anche da significative difficoltà.
Secondo i dati del processo di registrazione, il 35% delle domande è stato respinto dalla Commissione Elettorale Centrale (CEC). La ragione principale del rifiuto è la dichiarazione errata degli indirizzi di residenza all'estero, come riportato da Oculus News.
L'esperto legale Franc Nuri spiega: “Il problema risiede nel fatto che l'indirizzo fornito nel database del CEC non corrisponde al documento di supporto che verifica l'indirizzo. Questa discrepanza porta al rifiuto. Inoltre, il legame tra l'indirizzo dichiarato e la residenza della persona spesso pone complicazioni.”
Per evitare questi errori durante la compilazione del modulo elettronico, gli albanesi residenti all'estero sono tenuti a caricare non solo il loro indirizzo, ma anche un documento che provi la loro residenza nel paese straniero, secondo quanto riportato da TCH.
Nuri aggiunge ulteriormente: “Ad esempio, un membro della famiglia all'interno di un nucleo familiare potrebbe dover fornire documenti aggiuntivi, poiché la carta di residenza potrebbe essere emessa solo a nome del capo famiglia. Per verificare la loro residenza, devono allegare un certificato familiare che confermi la loro relazione con il capo famiglia.”
La Commissione Elettorale Centrale sta lavorando contro il tempo per gestire l'afflusso di domande degli emigranti desiderosi di partecipare alle elezioni dell'11 maggio.
Una volta presentata una domanda tramite la piattaforma elettronica, gli operatori del CEC hanno cinque giorni per approvare o respingere la richiesta. Se una domanda viene respinta, gli emigranti possono presentarla nuovamente dopo aver corretto eventuali errori o fornito i documenti necessari.
Questo processo mette in evidenza sia l'entusiasmo della diaspora albanese di partecipare al processo democratico del loro paese, sia le difficoltà che devono affrontare per soddisfare i requisiti di registrazione. Con l'avvicinarsi delle elezioni di maggio, il CEC si trova sotto crescente pressione per semplificare il processo e garantire che il maggior numero possibile di cittadini possa esercitare il proprio diritto di voto, indipendentemente dalla loro posizione.