L’FBI pubblica i nomi di tre agenti iraniani: uno è l’ex ambasciatore in Albania, espulso per minaccia alla sicurezza nazionale

Focus sull’Albania nel contesto delle indagini USA sul rapimento dell’agente dell’FBI Robert Levinson

Washington – L’Ufficio dell’FBI nella capitale statunitense ha diffuso oggi dei manifesti con le immagini di tre ufficiali di alto rango dei servizi segreti iraniani, sospettati di essere coinvolti nel rapimento del veterano dell’FBI Robert A. “Bob” Levinson, avvenuto il 9 marzo 2007 sull’isola di Kish, in Iran.

L’FBI pubblica i nomi di tre agenti iraniani: uno è l’ex ambasciatore in Albania, espulso per minaccia alla sicurezza nazionale

Tra i tre nomi, spicca quello di Gholamhossein Mohammadnia, ex ambasciatore iraniano in Albania, espulso da Tirana nel dicembre 2018 con l’accusa di “minaccia alla sicurezza nazionale”. Questo dettaglio evidenzia il ruolo centrale che l’Albania ha avuto — e continua ad avere — nelle tensioni geopolitiche tra Teheran e Washington.

Collegamenti con l'Albania: un ex ambasciatore tra i sospettati

Mohammadnia, attualmente alto funzionario del Ministero dell’Intelligence e della Sicurezza iraniano (MOIS), secondo l’FBI avrebbe diretto un’operazione di disinformazione per attribuire la scomparsa di Levinson a un gruppo terroristico attivo nella regione del Belucistan, in Pakistan. Lo scopo sarebbe stato quello di distogliere l’attenzione dalla responsabilità del regime iraniano.

Durante il suo mandato a Tirana, Mohammadnia avrebbe continuato a esercitare attività non diplomatiche che hanno portato alla sua espulsione da parte delle autorità albanesi. L’Albania, che da tempo ospita membri dell’opposizione iraniana in esilio, è diventata un terreno sensibile nelle relazioni con Teheran.

Gli altri due sospettati: operazioni in Europa e in Pakistan

Il secondo sospettato è Reza Amiri Moghadam, noto anche con lo pseudonimo Ahmad Amirinia. Attualmente ambasciatore dell’Iran in Pakistan, in passato ha diretto la divisione operativa del MOIS, con potere diretto sugli agenti segreti iraniani attivi in Europa. Questo lo rende una figura chiave nel coordinamento delle operazioni extraterritoriali del regime, comprese quelle che avrebbero interessato anche il territorio albanese.

Il terzo nome è Taghi Daneshvar, identificato anche come Sayyed Taghi Ghaemi. Ufficiale senior del MOIS, è coinvolto in operazioni di controspionaggio e avrebbe supervisionato, tra l’altro, le attività dell’agente Mohammad Baseri nel periodo della scomparsa di Levinson.

Un’indagine ancora aperta e ricompense fino a 20 milioni di dollari

Secondo l’FBI, questi tre ufficiali iraniani hanno facilitato il rapimento e contribuito a insabbiare la vicenda. “Bob è probabilmente morto in prigionia, lontano dalla sua famiglia, dai suoi amici e dai suoi colleghi”, ha dichiarato Steven Jensen, vice direttore dell’Ufficio dell’FBI di Washington. “La nostra agenzia non smetterà mai di cercare giustizia per ciò che è accaduto.”

Nel marzo 2025, l’Office of Foreign Assets Control del Dipartimento del Tesoro USA ha sanzionato ufficialmente Moghadam, Daneshvar e Mohammadnia, aggiungendoli a una lista già avviata nel 2020 con altri membri del MOIS coinvolti nel caso.

L’FBI continua a offrire fino a 5 milioni di dollari per informazioni che conducano al ritrovamento di Levinson, mentre il programma "Rewards for Justice" del Dipartimento di Stato statunitense offre fino a 20 milioni di dollari per dati utili alla risoluzione del caso.

L’Albania nel mirino dei servizi iraniani

La presenza di un ex ambasciatore iraniano tra i sospettati pone nuovamente l’Albania al centro dell’attenzione internazionale. Tirana, che ha rafforzato negli ultimi anni i legami con gli Stati Uniti e ospita l’opposizione iraniana dei Mujaheddin del Popolo (MEK), ha più volte denunciato tentativi di infiltrazione e operazioni clandestine da parte dei servizi di Teheran.

L’espulsione di Mohammadnia nel 2018 fu un chiaro segnale della tensione tra i due Paesi e della ferma posizione dell’Albania contro le operazioni di intelligence straniere sul proprio territorio.

Per chiunque abbia informazioni relative a Robert Levinson o ai tre ufficiali iraniani sospettati, è possibile contattare l’FBI all’indirizzo: [email protected] o inviare una segnalazione anonima tramite il sito: tips.fbi.gov.

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